"Scegliere un 'appartenenza culturale, un senso collettivo, un ritrovato desiderio di Con- dividere il fare artistico per noi non significa promuovere e sostenere ciò che un puro calcolo statistico e di costume fa risultare di tendenza collettiva, piuttosto significa per noi , tornare a prendere coscienza del sè nella collettività e per la collettività, là dove il germe dell’omologazione , della spettacolarità, della facilità, della superficialità, dell'effettistica e della libidine commerciale concorrono a dissiparne il senso. Appartenere ad una comunità che fa politica attraverso il teatro, difendendo il diritto di tutti alla memoria, alla poesia, e alla libertà di espressione è’ un’affermazione di responsabilità di fronte alla storia, agli avvenimenti del nostro tempo, al futuro ma anche una delle risposte possibili che ci sentiamo di dare oggi alla cultura che detta i criteri del “nuovo, diverso e spettacolare” come i soli su cui sembra valga la pena investire energie e risorse."
Chiara Pistoia, Francesca Pompeo
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